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l'interno del ponte

Le grandi risorse della piccola Arenzano
" O tra i placidi olivi, tra i cedri e le palme sedente bella Arenzano al riso de la ligure piaggia , operosa vecchiezza , t'illustra serena t'adorna, signoril grazia e il dolce di giovinezza lume.."
Arenzano (Giosuè Carducci, 1889)
Quando si arriva ad Arenzano sul lungomare si viene attratti subita dalla lunga spiaggia di ghiaia fine, il mare pulito, il verde viale di palme...Di fronte si allunga la fila delle palazzine liguri d'epoca, ristrutturate dalle

la vista del lungomare e del palazzo S.Antonio

Piazzetta con antico pozzo
caratteristiche tinte pastello di questa parte della riviera, di cui il più importante è il palazzo S.Antonio, l'ex municipio dal bel porticato, le cui colonne reggono il terrazzo superiore e la torre dell'Orologio. Il borgo tuttavia si snoda all'interno, da via Bocca su cui si affacciano i locali, la focacceria di rinomata tradizione, per poi aprirsi in una piazzetta con un antico pozzo e sui vicoli in salita, ovvero i " carugi", popolati di eleganti negozi. Arenzano tuttavia è anche dotata di magnifiche ville Ottocento immerse in rigogliosi parchi, a cominciare da Villa Figoli , ospitata nella colonia marina della Provincia di Alessandria. La facciata si presenta con il tetto e la torre merlate
e le belle porte-finestra decorate a bifore. I verdi viali si inerpicano su per la collina per ridiscendere nella piana dove si trova il teatro all'aperto, particolarmente suggestivo, quando è tutto illuminato durante gli spettacoli nelle tiepide serate estive. La villa, risalente al 1749, ospitò il poeta Giosuè Carducci , che dedicò ad Arenzano i versi di una poesia: si leggono su un'epigrafe posta sulla facciata di pal S.Antonio.
Risalendo invece al di sopra del borgo , si arriva all'entrata del magnifico parco di Villa Negrotti Cambiaso. Attraverso il verdissimo viale si raggiunge la villa a forma di castello

Villa Figoli

secondo l'usanza dell'Ottocento e oltre, il belvedere sui cui si spalanca lo sguardo sui verdi declivi. Il parco, rinnovato in stile inglese dalla marchesa Luisa Pallavicino nel 1880, è puntellato di piccoli laghi e stagni, tra cui quello a ridosso della villa, abitato da due candidi cigni e una miriade di paperette, senza tralasciare il papà, una papera gigante...
In un prato invece riposa col suo nobile portamento eretto un magnifico pavone dal lungo collo blu e la coda dai riflessi verde acqua. Quando si esce, superata la parrocchiale dei SS. Nazaro e Celso, accanto a cui si trova il quattrocentesco Oratorio di S.Chiara, prendendo una strada in salita si arriva al Santuario del Bambino Gesù di Praga. tenuto dai Carmelitani Scalzi, in cui si venera la Madonna del Carmelo. Su un ampio piazzale sorge la facciata con un magnifico portale ed un rosone di imitazione cinquecentesca, anche se il Santuario fu costruito nel 1904. La sua storia cominciò nel 1628 quando la principessa Polissena Lobkowitz di Praga donò ai
Villa Negrotti Cambiaso
ai Carmelitani Scalzi di Arenzano una statuetta in cera rappresentante il Bambino Gesù.
Dal belvedere si spazia sui tetti e sui giardini del paese...Sul lungomare prima di partire vale la pena assaggiare un prelibatezza, la pizza al pesto e formaggio, un gustoso saluto di Arenzano...
Testo e Foto di
Grazia Paganuzzi


il Santuario del Bambino Gesù di Praga

il pavone del parco Negrotti Cambiaso
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