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Bergamo Alta: la dimora degli sposi, 
                    palazzo Terzi
In cima alle propaggini della collina, stretto tra gli antichi palazzi e la piazzetta omonima, palazzo Terzi si affaccia sui verdi pendii dei giardini  ed orti digradanti verso il basso e la vista sconfinata e luminosa della città.
Da qui, nella prima metà del XVII° sec., si vide volare il primo velo da sposa, quello della giovane  fanciulla Paola Roncalli, che andò in sposa al marchese Luigi Terzi.  Per loro fu costruito il verde giardino, nonostante le difficoltà dovute alla conformazione del terreno. Il loro esempio fu seguito nel secolo successivo, il 1700, da altri due sposi,
Bergamo, Cancello Palazzo Terzi.jpg
L'ingresso con la cancellata di Palazzo Terzi
Bergamo A, il balcone di palazzo Terzi.jpg
Balconata con fregi e putti di Pal. Terzi
Girolamo Terzi, che  si unì in matrimonio con Giulia Alessandri. In tale occasione il palazzo si ampliò con l'acquisto di ulteriori terreni . Furono sicuramente due matrimoni splendidi: non è difficile immaginare i due sposi in abiti '700 avanzare con emozione pregustando il loro amore e la loro vita futura in uno dei sontuosi saloni affrescati, arredati con i mobili dell'epoca....Oggi di palazzoTerzi, il più importante di Bergamo Alta, si può visitare solo il pian terreno, perchè il primo piano è abitato ancora dalla famiglia Terzi. Visitando i magnifici saloni, ci si immerge in quegli ambienti dai mirabili soffitti affrescati, i lampadari scintillanti  di cristalli pregiati, le tele 
dipinte e i magnifici pavimenti in legno decorato.
Numerosi furono gli artisti che vi lavorarono , arricchendolo di affreschi e stucchi...
Si comincia dalle quattro grandi tele di  Cristopher Storer, mentre su un imponente camino due leoni laterali  e lo stemma araldico celebrano la potente famiglia Terzi. Proprio in occasione del primo matrimonio infatti fu affrescato lo scalone e rinnovata la sala, mentre delle tele dipinte raffigurano il "trionfo di Giunone".
Una  tappezzeria damascata dal colore rosso vermiglio caratterizza la cosiddetta Sala Rossa, dai begli affreschi sul soffitto di Storer, mentre Gianbattista Tiepolo ha affrescato il salone a cui ha donato il nome.
Bergamo A, la vista dall'alto.jpg
la vista dei giardini e della città Bassa.
Interessante è il gioco dei riflessi creato nel salottino degli Specchi che fanno sembrare la stanza molto più grande. Nella sala del Soprarizzo affrescata da Tencalla, invece, fu nascosta la bandiera Tricolore della Guardia Nazionale di Bergamo Alta, perchè gli Austriaci non la potessero trovare. E' la storia, sempre viva e attuale, che rievoca il valore della libertà, che ancora oggi deve essere sostenuto con coraggio, in un mondo dove tuttora non è sempre rispettato.
Immenso infine è l'ampio respiro che si gode davanti alla sconfinata vista della verde collina, dei tetti e delle pennellate di cielo nell'orizzonte che si perde...

Testo e Foto di
Grazia Paganuzzi

 
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