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l'interno del ponte

Un gioiello del Cinquecento nel quartiere di Isola, a Milano
Basta scendere nella parte inferiore a lato della nuova basilica di S.Maria alla Fontana, per trovarsi in un mirabile incrocio di colonnati, composto da due chiostri, un ampio portico e al centro la stupenda cripta del 1500.
La storia parte da Carlo II° d'Amboise, che era governatore di Milano all'epoca di Luigi XII° di Francia, quando fu guarito dall'acqua della fonte che qui si trova , considerata famosa per le sue proprietà ritenute taumaturgiche.
Grazie a questo evento egli volle che fosse edificato qui un istituto nel 1507, dove potevano essere trasportati "i richi che forse da ogni negritudine vorano essere curati".

Primo chiostro
![IMG_20211020_114349927[10634].jpg](https://static.wixstatic.com/media/d0c56e_9658e0e6cfeb4e6686e7f77887484e97~mv2.jpg/v1/fill/w_494,h_370,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/IMG_20211020_114349927%5B10634%5D.jpg)
La cripta di S.Maria alla Fontana
Così fu progettata la costruzione della chiesa attribuita in un primo tempo a Leonardo da Vinci ed a Bramante. Incredibile, quindi, fu la sorpresa quando solo nel 1982 fu trovato e pubblicato un contratto del 17 marzo 1508, che testimonia che il vero progettista architetto fu Giovanni Antonio Amedeo . Così si trova S.Maria alla Fontana citata nel Cesarino del Cinquecento , come una delle strutture sanitarie milanesi dopo Ca' Granda e Lazzaretto.
Da una fonte posta al di sotto dei santuario sgorgava nei tempi antichi una acqua sotterranea considerata taumaturgica, a tal punto da essere in grado di curare disturbi dell'apparato osteo-articolare come artrosi e artriti.
Purtroppo però nel XIX°sec. a causa di un incendio la falda acquifera si inquinò e così venne chiusa , quindi oggi emette solo comune acqua di rubinetto. Magnifiche sono le architetture inizialmente attribuite a Leonardo ed a Bramante, mentre Giovanni Antonio Amedeo era un architetto molto apprezzato di quel periodo, che fu attivo anche nel Duomo di Milano, in S.Maria delle Grazie ed alla Certosa di Pavia. L'architettura sembra essere stata ispirata da significati cabalistici e simbologie cosmiche, mentre le vasche al centro dei bei chiostri, in seguito interrate, sono ricche di affreschi cinquecenteschi.
Nella stanza della fonte miracolosa. la cripta,

il soffitto affrescato della cripta

si trovano bocchette d'acqua zampillanti e notevoli affreschi del Cinquecento che furono attribuiti a Bernardino Luini.
Così S.Maria alla Fontana pare proprio un'isola nell'isola, per il suo incantevole aspetto rinascimentale, dovuto al rigore delle simmetrie, ma anche ai suoi mirabili affreschi di scuola leonardesca ed alle ariose arcate dell'ampio porticato, dove davvero il tempo si è fermato...
Testo e Foto di
Grazia Paganuzzi
il porticato
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